Nell'antica Grecia, la finestra non aveva la funzione di permettere l'entrata della luce, in quanto questa prerogativa era affidata alla porta, ma serviva per permettere all'aria di circolare, e dava inoltre la possibilità di osservare l'esterno.

Grazie alle ricostruzioni ottenute osservando dei siti archeologici come ad esempio quelli di Ostia antica o di Pompei, siamo giunti a conoscenza, che la forma rettangolare, quella più diffusa nei nostri tempi, era già quella più utilizzata già millenni fa. Le case delle persone più abbienti, non davano la possibilità ai curiosi di poter buttare uno sguardo interno alle abitazioni in quanto vi era una lastra di alabastro a proteggere la privacy degli abitanti della casa. Il vetro seppur già conosciuto non era utilizzato per le finestre delle abitazioni, ma solo in alcuni luoghi pubblici come ad esempio le terme. Proseguendo nell'evoluzione della finestra, notiamo che nel medioevo, a causa anche del forte sviluppo dell'architettura romanica, le finestre tendono a rimpicciolirsi, quasi a divenire delle feritoie nelle spesse mura, e presero maggiormente piede delle finestre di tipo non rettangolare. Il loro sviluppo maggiore si ebbe con l'architettura gotica dove gli slanci verso l'alto di queste finestre rimane caratteristico. Ad ogni zona del mondo inoltre corrisponde una ben delineata nascita di tipologia di finestra. Ad esempio attorno al 1500 nei paesi del nord europa, nei quali le stagioni fredde portano con loro pochissime ore di luce al giorno, venne sviluppata una tipologia di finestra che permettesse l'ingresso all'interno delle case di tutta la luce possibile, l'antesiniana della notissima bow-window. Ad ogni epoca, dal rinascimento al barocco, sono associate evoluzioni delle finestre tali da caratterizzarne la forma, la tipologia ed anche le decorazioni. basti pensare alla diffusione della finestra a ghigliottina durante il '700 in Francia